Alcune linee guida e consigli utili per affrontare le escursioni ai punti d'interesse mappati:
Nella fase di preparazione dell'itinerario si raccomanda sempre un'accurata raccolta d'informazioni sul meteo del luogo, sui posti che si intendono visitare e sulla difficoltà dell'escursione. Da preferire sono i siti ufficiali delle associazioni turistiche.
Alcuni luoghi è consigliabile visitarli in autunno, quando la vegetazione diminuisce sensibilmente. Non tutti i siti della Grande Guerra sono infatti mantenuti puliti e visitabili, ricordiamoci che le associazioni che li gestiscono non sempre sono finanziate da enti pubblici e non riescono a recuperare, rendendole visitabili, tutte le opere giunte fino a noi. Negli ultimi anni, tuttavia, sempre più postazioni sono state ripulite e riportate alla memoria.
Trattate sempre con rispetto i luoghi che state visitando, sono morte delle persone nelle trincee dove camminate o dentro i forti che visitate, non dimenticatelo.
Materiale consigliato durante le visite:
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Torce, almeno una per ogni persona del gruppo. Tanti itinerari comprendono grotte, caverne o luoghi bui all'interno delle fortificazioni, non fatevi trovare impreparati, se ne siete sprovvisti dovrete rinunciare ad interessanti esplorazioni (sempre che non soffriate di claustrofobia).
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Abbigliamento da montagna, scarponi compresi. Evitate capi firmati e all'ultimo grido se volete cimentarvi nelle trincee e nelle fortezze: non è il caso, ci si sporca. Ricordate inoltre che la temperatura scende notevolmente in caverna e nel cuore dei forti.
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Cartine geografiche del luogo, anche digitali, possono esser utili per valutare la difficoltà di sentieri e itinerari proposti. Sugli altopiani i segnavia sono presenti in quantità e a volte occorre un pò di esperienza per riuscire a districarsi e non deviare dalla propria meta.
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Ho trovato utile, in qualche rara occasione, l'utilizzo di una corda per ovviare ad alcuni pendii e discese ripide. Se vi sembra possa esservi di un qualche aiuto, prendetela di almeno 20-25 metri e che regga un carico minimo di 500 Kg.
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Un kit medico di base. Non significa portarsi dietro la valigetta dell'auto (ammesso che l'abbiate), sono sufficienti qualche cerotto grande, una boccetta con dell'acqua ossigenata, soliti fazzoletti di carta e salviette, una penna per le punture di insetti.
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Crema solare, in montagna ci si scotta più facilmente che al mare in caso di sentieri esposti al sole.
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Acqua nello zaino, ma questo dovrebbe esser ovvio.